brani di memoria
“È molto difficile spiegare a parole che cosa costituisca uno stile, ma è molto meno difficile scoprirlo con l’occhio” (l’orecchio).
Per suonare bene, il suonatore necessita di modificare il suo stato di coscienza. Abbandonarsi al suono restando vigile sulla situazione.
Spiegare cos’è uno stato di coscienza ’non ordinario’ o ’stati modificati di coscienza’ (SMC), altrimenti definiti ’trance’, non può prescindere dall’analizzare le condizioni in cui è verificabile. Ogni singolo fenomeno dipende dalla cultura che agisce in quanto contesto induttore. In attuale, è difficile interpretare l’integrità di un rito sviluppato in una cultura specializzata a socializzare e collettivizzare la produzione di particolari stati mentali, al di fuori di contesti non più esclusivamente orali.
Un brano musicale può essere letto nella memoria come un spartito. Al suonatore orale non sfugge che tale modo di suonare risolve per sequenze preordinate che inibiscono variazioni nella reiterazione del brano stesso.
Memoria in custodia
Questa è la testimonianza di un suonatore di ceramèdde che per confrontarsi con la modernità implementa la creazione un repertorio di musiche che lui stesso arrangia per lo strumento. Ha bisogno di uno strumento utile a richiamare alla mente i contenuti dell'archivio della memoria.
Ecco le zampogne di due famiglie di strumenti entrambi usate nelle comunità sonore dell’Aspromonte: le ceramèdde ’a paru’ e le ceramèdde ’alla moderna’.
Esistono modi diversi di costruire la zampogne tramandati per secoli fra le comunità sonore della Calabria. Vere e proprie scuole che hanno mantenuto particolari identità sonore trattenute, similmente ad una scrittura, negli stessi strumenti.
Con una singolare tecnica applicata all’ancia dello ’zùmbacu’ (bordone lungo), si ottiene un particolare effetto acustico capace di far risaltare la percezione degli armonici delle note modulate dalle ’canne mastre’ (canne della melodia) delle ceramèdde.
Il suono allena il corpo e la mente, insieme, meglio se in compagnia.
Mamma
Le zampogne influenzano da tempo la struttura di tutti gli altri strumenti usati nelle comunità tradizionali dove è prevalente la cultura dei pastori. Etica della ricerca etnografica.
Porto il nome
Le zampogne testimoniano nella pratica ereditaria dello strumento il lignaggio familiare delle comunità di pastori.
Accettare uno strumento antico da un’anziano suonatore equivale a farsi carico del mantenimento della memoria sonora del suo lignaggio familiare.