brani di memoria
Tra-passata
L’uccisione della capra è officiata dal suono delle zampogne. Come un rituale sacrificale.
La scansione temporale delle passate è, plausibilmente, una metafora sonora del palesamento della coscienza di viaggiare nel tempo.
Il suono delle ceramèdd si offre per decifrare la coscienza del tempo nella cultura dei pastori.
Anche se invariate nella sequenza melodica, è nella scelta della scansione temporale delle formule-passate che si rende efficace il loro flusso. La ’sonata’ si presenta all’ascolto scevra da intenti espressivi che possano indurre narrazione. Eppure…
“… dicemo bello lo canto, quando le voci di quello, secondo [’l] debito de l’arte, sono intra sé rispondenti”. Dante, Cv I V 13.
Non si scordano mai
Un aneddoto per riflettere sull’azione incessante dell’accordare le ceramèdde. Un bisogno derivato dalla ricerca di autorizzazione arcaica per interagire con la forza percettiva dell’udito.
Divina cantilena
Sul ritmo della metrica poetica si struttura la pratica mnemonica.
Incursioni αλφ_βετα
Il suono della parola diventa ritmo; cantilenare è un piacere atto a trattenere memoria.
Sulle antiche forme di competizioni di poesia e suono delle comunità sonore della Grecanica, unificando vecchio e moderno, saranno ricalcati i ’nuovi format’ appresi dalla contemporanea strategia dei mas media: festival, memorial, rassegne, raduni, stage…
Lasciare qualche cosa
Notazione sulla assai nota canzone: Ela ela mu condà, ’inno’ delle comunità della Grecanica…
To ìmero sto agricò
Nelle comunità orali il poeta o poeta-cantore garantisce persistenza e continuità della cultura fra le generazioni agendo sulle modalità che strutturano il pensiero orale. Tramandare le forme espressive ritenute più gustose dalla comunità, pur innestando valori nuovi.
Quando la musica di tradizione orale è costretta alla comunicazione mediata può difendersi evidenziandone la contraddizione: ’fare festa’ nel mentre si ‘mette in scena la festa’.