brani di memoria
Essere ‘apprendista’ è uno status della mente orale. Rispecchia una disposizione della mente per le esperienze sensoriali che specializzano la percezione uditiva. L’esperienza armonica è raggiungibile avvicinandosi per gradi successivi di approssimazione.
Una testimonianza spiega un particolare della dinamica della fenomenologia nel suonare le ceramèdde da parte di un suonatore orale primario. La mente orale si dispone all’immanenza del suono. Una frase ne svela ’il come’.
Quando sonate con qua
Ad un’ascolto attento, anche per una suonata con due soli strumenti, ’u sonu’ si conforma ’musica d’insieme’. Esso ci svela la sua specifica complessità strutturale originata nell’immanenza della sua manifestazione.
Aiuto, il tamburello
Il ’suono insieme’, in questo caso, di organetto e tamburello, innesca abilità specializzate dalla reattività del suonatore all’immanenza della musica nel momento della sua manifestazione.
Respiro che trasmuta
“Lo strumento in riposo non corrisponde esattamente allo stesso durante l’esecuzione (uso)”. Le zampogne in quanto produttrici di suoni originati dalla oscillazione dell’aria immessa nella cameratura delle sue canne non possono essere disgiunte dal respiro del suonatore.
Alla bellezza
Appena terminate delle nuove zampogne una voglia irrefrenabile mi porta a mostrarle a qualcuno con cui condividerne l’esito: una sorta di collaudo sul terreno con persone esperte. Salvatore Marchetta è la persona giusta specie se lo strumento è una ricostruzione di uno strumento della Bottega Cernatali.
Própria
Riprodurre filologicamente il suono della ceramèdde non può che passare dalla verifica sul terreno sottoponendolo a giudizio esperto.
Posatele tutti
La completezza degli armonici che le ceramèdde possono disporre all’ascolto deriva in primo luogo dalla risposta acustica derivata delle ance che adottano. Ogni famiglia di ceramèdde stratifica nei propri strumenti soluzioni in cui confluiscono, interagendo, saperi di tecnica acustica e gusto sonoro in un intreccio fine. L’indagine filologica in ciascuno dei campi non è in grado di dipanare, tanto meno di dissipare, gli adattamenti derivati dal perdurare della crisi delle culture orali. Ciononostante mostrano di resistere ai condizionamenti della modernità.
Come il sale
Grossu/ finu, sono due aggettivi usati per discriminare qualitativamente le caratteristiche del suono indipendentemente da riferimenti a qualche sistema di unità di misura. La qualità sonora si valuta per la bontà dei suoni armonici che gli strumenti dispongono alla percezione uditiva in relazione al gusto estetico delle comunità sonore. Ogni strumento è riconoscibile da questa peculiarità.
Per la mente orale mantenere in efficienza le ceramèdde è un bisogno: per tenere memoria, per tramandare memoria.
Le formule del suono delle zampogne sono lanciate sul simulacro. Ad esso giungono in forma di offerta risolvendo il rituale originario. Esse non narrano, bensì evocano immagini variamente significanti per gli astanti legate alla memoria delle esperienze comunità dove la ritualità è indissolubilmente officiata dalla musica.
Icona-azione
Criteri di analisi di un’opera d’arte utilizzati come analogia per spiegare il senso del suono formulaico direzionato sull’oggetto sul quale si vuole emanare la sua funzione. Un’esempio, nel contemporaneo, di iniziazione alla devozione della Novena sacralizzata dal suono delle zampogne.