brani di memoria
La Zampogna, metafora uditiva del caos sonoro, diviene strumento ordinatore della vita dei pastori. La struttura narrativa del racconto mitico. Le regole della legittimazione del narrante. La formazione della Bottega di Costruzione delle zampogne e l’istituzione del lignaggio sonoro familiare.
Il canto sulle ceramèdde intreccia le trame sonore fra poesia e suono dello strumento. U cantaturi, il poeta-cantore, è un ‘creatore di immagini’, colui che sa evocare memorie fra gli astanti con la sua abilità nel ‘poesiare’. La fenomenologia delle trame sonore è riconoscibile nel loro ordito.
’U ballu ’nto sularu’, il ballo in casa, è il dispositivo coreico di micro-comunità di pastori atto a sollecitare la sensibilità verso il godimento estetico, accessibile raggiungendo stati modificati di coscienza (SMC) attivati dalla ricerca collettiva, consapevolmente condivisa, del piacere.
Simpatia&divertimento: due parole usate per spiegare l’immagine esperienziale della ritualità del ‘ballo in casa’ per la comunità orale di Cardeto, sufficienti per formulare [tre enunciati]…
Le occasioni del suono, il ballo rituale e la festa che lo ospita, attivano le relazioni interpersonali necessari allo sviluppo sociale delle comunità di cultura orale.
Le occasioni del suono, il ballo rituale e la festa che lo ospita, attivano le relazioni interpersonali necessari allo sviluppo sociale delle comunità di cultura orale.
Gli strumenti del folklore del Vecchio Continente, nelle forme strutturate dalla loro storia, hanno preservato la memoria armonica. Nelle ceramèdde scorgiamo le vestigia del Canto armonico.
Il ’canto su una sola nota’ è una vestigia del canto armonico. L’intonazione armonica del cantore persiste nonostante la presenza di strumenti di accompagnamento con temperato equabile anche se ibridati.
Il suono delle zampogne interagisce acusticamente con la fisicità dell’ambiente. Ricercare le condizioni ottimali dell’ascolto specializza la propria competenza a discriminare gli armonici.
Il processo di emersione delle immagini sonore interne trasmuta nelle figure sonore delle formule-passate. Esse affluiscono dal complesso delle relazioni armoniche fra le note fissate nell’accordatura delle ceramèdde.
Il linguaggio formulaico necessita che le stesse formule sonore, ‘i passati’, siano percepibili distintamente una dall’altra affinché trattengano il loro potenziale durante l’azione propiziatoria.
Peppe, consapevolmente, affida la memoria del proprio lignaggio sonoro, per ‘via elettronica’, alla scrittura. Affiora la fenomenologia del suono delle zampogne connaturata alla coscienza del corpo.